Contesto
sociale:
Partnership
al progetto.
Il mio lavoro è iniziato dentro casa: la mia compagna di stanza, Angela Piacentini,
è una fumettista, studentessa e insegnante presso la Scuola Romana di Fumetto.
Ho chiesto se fosse voluta essere un mio partner e se mi avesse potuto
aiutare per avere un’intervista da un associato della Scuola Romana di Fumetto,
mio eventuale cliente e sostenitore.
Da subito ho reso partecipe Angela del mio lavoro, sin da prima che
iniziassi a parlare del mo progetto, dunque non riporto una interviste fatta a
lei, ma segnalo questa importante figura che mi accompagna costantemente nel
lavoro che sto facendo.
Intanto ho preso contatti per l’intervista che ero intenzionata a fare al
mio cliente scelto, Simone Gabrielli,
che riporto qui di seguito.
Metto qui i link delle pagine a cura dei miei clienti:
Angela Piacentini: https://www.facebook.com/pensieridifrontealgiorno/?__mref=message_bubble
Simone Gabrielli: https://www.facebook.com/Simone-Gabrielli-Art-173648142785323/?__mref=message_bubble
Intervista a Simone Gabrielli,
fumettista docente e socio SRL.
Io: Durante il corso siamo stati
indirizzati individualmente a scegliere un programma da seguire che
accompagnasse il nostro progetto.
Ognuno di noi si è indirizzato verso le funzioni più diverse. Io, in
specifico, vivendo con una fumettista e respirando un po’ quest’aria, ho
pensato alla SRF e alla possibilità di progettare un centro associato, più
grande e che conciliasse più funzioni e attività insieme. Chiedo gentilmente di
poter scrivere di te e della SRF, per poter instaurare un dialogo aperto e un
confronto su tale tema che arricchisca entrambi.
Credi sarebbe un intervento interessante per la vostra associazione?
G.: Certo. Posso dirti che ci sono tantissime
cose che cerchiamo spesso in altri posti, perché la nostra sede, per ovvie
ragioni di spazio, non può ospitare. Spesso siamo stati molto vincolati dagli
spazi a disposizione, ci sarebbero tante cose che sarebbe bello ampliare o
anche avviare! Ma non è stato possibile, sia per ragioni di spazio che
organizzative.
Io: Benissimo! Allora posso iniziare parlando della localizzazione del
mio progetto.
Il lotto è situato su Corso Francia, attualmente occupato da un
benzinaio. Una ragione per la quale ho pensato subito alla SRF è anche la
vicinanza ad essa, così da rendere semplici anche eventuali spostamenti.
(La
SRF di trova a Flaminio, dunque basterebbe prendere il tram 2 per un breve
tratto o l’autobus 982 per trovarsi in prossimità dell’area. Ho fatto vedere
l’area con google earth al cliente, per farlo rendere conto dell’ effettiva
distanza).
G.: Conosco il posto, ci sono
passato alcune volte. Anche per chi viene con i mezzi dovrebbe esser ben
collegato.
Io: Esatto.
La ragione principale per la quale ho scelto questo lotto,
però, è il forte stimolo che ho avuto sin da subito nel pensare ai grandi
dislivelli presenti dell’area, principalmente nella relazione tra lotto e
strada.
(Ho cercato di
spiegarmi meglio mostrando il plastico dell’area in scala 1:500 e i pezzi della
scacchiera inseriti)
G.: Certo è interessante. Però ora stiamo
parlando di forma, molto a prescindere dalla funzione che ci va dentro,
sbaglio?
Io: Fin’ora si, ma non ti ho ancora spiegato delle
funzioni che pensavo di inserire. Ed è
proprio qui che vorrei aprire un dialogo, per capire in modo più approfondito di
quanti e quali spazi avete bisogno, di cosa vi piacerebbe avere potendo
disporre di una sede tanto grande, dei problemi che avete nell’attuale sede o,
se non altro, delle comodità in più che potrebbero servirvi.
Dunque inizierei dicendo che nel mio programma di progetto
devono esserci delle componenti basilari dalle quali non posso scindere: living,
creating, exchang, rebuilding nature e infrastracturing.
Iniziando dal living. Io avevo immaginato di riservare al
complesso più piccolo, appartato rispetto alla strada principale, a degli
appartamenti, magari per ospiti esterni, qualcuno interessato a venire per
degli eventi organizzati..che ne pensi?
G.: Sai una cosa che ci sarebbe piaciuto tantissimo
fare è una casa dello studente. Magari dei piccoli appartamenti dove gli
studenti possano stare pagando un basso affitto. Tempo fa un nostro studente
aveva avuto dei problemi e gli abbiamo offerto ospitalità personalmente. Situazione
limite..ma avessimo avuto degli appartamenti..Sarebbe stato diverso. In ogni
caso questo discorso vale in generale, per chiunque sia fuori sede e sia
interessato.
Io: Per ciò che riguarda la vostra attività da fumettisti?
Le aule, la didattica..?
G.: Sarebbe bellissimo avere delle aule grandi
per il disegno dal vero, dove la modella si può comodamente mettere al centro
su una pedana, magari rialzabile, in modo da poter inquadrare a diverse
altezze. Magari tanto grande da poter ospitare più di un modello! E intorno
tutti gli studenti con i cavalletti. Sarebbe bello.
Un’altra cosa poi
sarebbe avere un grande settore in cui
affrontare tutto il tema del digitale. Disegno digitale, modellazione digitale,
fotografia e animazione, poi ancora stampanti 3D! E’ un mondo quello del
digitale, qui in Italia non siamo molto forti in questo, ad avere mezzi e spazi
sarebbe spettacolare.
Un altro settore
interessante è il modellato, piccole sculture. Noi siamo fumettisti, ma a
poterlo fare, renderebbe la sfera più completa.
Ovviamente sto
parlando di tutto ciò che potrebbe esserci che non abbiamo in assoluto, ma non
sono da meno importanza cose che potrebbero essere migliori, come una bella
aula riunioni e soprattutto una aula di rappresentanza, ideale magari per
ospiti esterni: una volta sono venuti trenta giapponesi per un evento, non
sapevamo dove metterli!
Ed infine mi
piacerebbe davvero si pensasse una grande aula comune, dove allievi di età
diverse possono incontrarsi e condividere. Questo è un po’ lo spirito della
SRF. E’ un po’ come una bottega, dove tutti sono fumettisti, tutti si aiutano.
Pensa ad un preside: il preside non fa la scuola, spesso è una figura che sa
fare solo il preside. Invece secondo me è ideale che la scuola sia gestita da
chi fa questo mestiere e ha interesse a vivere come in una grande famiglia in
questo ambiente. E’ questa la nostra forza.
Io: Senti io stavo pensando anche a delle sale
espositive, pensando soprattutto ad alcune mostre che avete fatto e avendo
visto che di solito avete dovuto affittare posti fuori.
G.: Certo, assolutamente. Farebbe comodo e
arricchirebbe molto anche gli studenti. Non sto parlando semplicemente di uno
spazio dove gli studenti possano allestire a fine anno, non solo. Io penso che
sarebbe bello che gli autori della scuola e collaboratori partecipassero per
allestire una mostra permanente, così che gli stessi allievi possano essere
resi più attivi vedendo direttamente esempi, studi.. Magari può essere pensato
anche un punto vendita per il lavori d’autore..
Io: Si volevo parlare proprio di questo. Era mio
interesse inserire una parte commerciale. Questa delle tavole originali è ottima,
magari anche dei fumetti?
G.: Si, si potrebbe fare una
biblioteca/libreria, dove prendere i fumetti e volendo comprarli. In passato
avevamo provato a fare una biblioteca nella nostra sede, ma non era ben
regolamentata e abbiamo perso più fumetti che altro.
Io: Che ne pensi degli spazi che ho pensato?
(Faccio vedere i miei
elaborati dell’Ex tempore e successivi)
Immaginavo Forme fluide che lavorino per sezioni.
Un giardino interstiziale, al quale si potesse accedere
dall’interno degli edifici, un po’ come punto d’incontro e convivenza, quando è
bel tempo.
Un parcheggio sotterraneo …
Sto ancora lavorando su molte cose!
G.: Sicuramente è mille volte la sede attuale!
Puoi metterci di tutto.
E riguardo ai
parcheggi, è un problema forte che sentiamo noi a Flaminio, se ci fosse un
parcheggio privato sarebbe molto meglio.
Io: Grazie per il tuo tempo, ti farò vedere pian piano i
miei lavori se ti fa piacere, magari puoi dirmi la tua!
Contesto luogo:Avanzamento del progetto...
Prima griglia sulla base delle direttrici del luogo
Prima griglia sulla base delle direttrici del lotto
Planimetria scala 1:500
Piante in scala 1:200
Sezioni "finali" da studi fatti
Studio del soleggiamentoe del vento
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